giovedì 17 ottobre 2013

Il Manager. Parte Seconda

Marco, mi daresti qualche suggerimento in merito alla scelta del manager?

Well, per quanto concerne la scelta del manager è onestamente difficile fornire consigli adeguati, perché ogni caso è differente da un altro. Puoi parlare della prassi, degli usi, di ciò che fanno i musicisti noti alla stampa e quelli meno famosi, ma più passa il tempo, più mi accorgo che il rapporto fra Artista e manager è unico nel suo genere, e deve essere pertanto valutato di volta in volta in base alle persone, ai loro percorsi ed ai rispettivi obbiettivi.

Ciò premesso, un consiglio più importante rispetto agli altri c’è, e vale per tutti gli Artisti (varrebbe anche per i professionisti in generale, ma questa è un’altra storia..): imparate a conoscerVi. E imparate a conoscere la persona con la quale avete a che fare. Un adeguato percorso di conoscenza, oltre ad essere un toccasana meditativo ed un utile mezzo per imparare a studiare l’ambiente circostante, ha molti vantaggi: innanzitutto è una maniera per sapere di chi potete fidarVi, inoltre è un modo per chiarirsi le idee in relazione a chi siete (artisticamente parlando e non), a che cosa volete veramente e a come volete raggiungerlo. Quindi fateVi tante domande, e soprattutto provate a risponderVi in maniera sicura e sincera, perché, come diceva Bruce Lee, “non esiste tipo di conoscenza che non parta dalla conoscenza di Noi stessi”.
Qui di seguito alcune questioni che potreste rivolgerVi (e che potreste rivolgere ai membri del Vostro gruppo, qualora non siate solisti):
a) Volete solo un manager o ne volete più d’uno (scelta azzardata e sconsigliata a prescindere)?
b) Volete un amico, che magari svolge anche il ruolo di co-produttore artistico o un professionista del business con il quale avere solo rapporti lavorativi (in questo caso scordatevi le chiacchierate davanti a una birra nelle notti estive)?
c) Volete un manager di grido, che però non può dedicarVi il tempo che desiderate, o un agente meno noto che può dedicarVi tanto tempo, magari spiegandovi anche le dinamiche dello showbiz?
d) Volete un manager con contatti solo in Italia o uno internazionale?
e) Volete qualcuno che rappresenti solo Voi dedicandosi anima e corpo al Vostro progetto (preparatevi ad offrire sostanziose percentuali) o uno che rappresenta al contempo numerosi altri Artisti?
f) Volete un manager che si interessi anche dei Vostri affari legali o uno che si occupi solo del lato prettamente artistico/commerciale?
g) Volete un manager che Vi rappresenti in tutto e per tutto, firmando per Voi anche i contratti, (un giorno magari Vi parlerò dell’istituto giuridico della rappresentanza..) o uno che tesse le trame ma rende sempre conto a Voi per le decisioni finali?

Come vedete gli orizzonti sono piuttosto vari.. dovete sapere chi siete, ciò che volete e soprattutto dove avete intenzione di andare. Una volta effettuato questo percorso non sarete arrivati ancora da nessuna parte, ma comunque sarete un passo avanti, e quindi, ragionando in maniera figurata, un metro più vicini alla realizzazione del Vostro sogno…

Se poi l’argomento Vi incuriosisce e volete ascoltare anche qualche consiglio di ordine pratico…
a)  Evitate di essere rappresentati da elementi della Vostra famiglia. So benissimo che tanti grandissimi Artisti hanno dato modo ai loro genitori o parenti di interessarsi della loro vita professionale, tuttavia scindere la vita lavorativa e la vita privata ha i suoi indubbi vantaggi. Immaginate di dovervi trovare a parlare di lavoro la sera di Natale, Vi piacerebbe? E ancora, siete convinti di volere rendere conto ad un Vostro parente (magari Vostro padre) di bagordi e nottate passate con ragazze disponibili una volta terminata la performance anziché a riposarsi in vista del concerto successivo? Aperta parentesi: ovviamente Voi non vi intratterrete mai in bagordi e festini perché siete bravi, seri e professionali, vero?;
b) Evitate manager che di mestiere gestiscono gelaterie, edicole, ferramenta o pizzerie. Il ruolo chiave del manager sta nella rete di contatti, e se quest'ultimo ha passato la propria vita a gestire altri rapporti commerciali al di fuori dell’ambito dello spettacolo è probabile che sia poco competente con riguardo al campo artistico, che, come tutti sapete, è un vero e proprio contromondo;
c)  Evitate di offrire somme o omaggi di qualsivoglia natura prima che l’agente abbia compiuto il suo lavoro. È sempre preferibile pagare l’agente a percentuale (sulle date o, nella maggior parte dei casi, sul Vostro intero fatturato), così è stimolato a lavorare per Voi. Quanto alle percentuali, la media oscilla tra il 10 e il 20% sui singoli eventi o sull'intero fatturato a seconda delle variabili sopra elencate (domanda, sugli incassi netti o su quelli lordi? Se siete stati attenti saprete certamente anche fornire la risposta...). Ovviamente non è una regola, pertanto potrete contrattare misure migliorative o peggiorative rispetto a quelle elencate, ma la prassi è più o meno questa (colgo l'occasione per ricordare che, nell'ordinamento civile italiano, il contratto ha forza di legge tra le parti, quindi prestate particolare attenzione alle somme che intendete fornire, perché potrebbe essere molto, molto difficile - se non impossibile..- tornare indietro una volta stipulato un accordo..);
d) Firmate sempre un contratto (anche se notissimi Artisti, in virtù del rapporto amicale con il proprio manager, hanno preferito non seguire questa strada..), e quando Vi deciderete a siglare l’accordo, non scaricate modelli da Internet, il più delle volte scadenti, ma fateli fare agli Avvocati come il sottoscritto, che così guadagnano con lucrose parcelle, eh eh eh J. Sempre in materia di contratti, fate accordi brevi, annuali o magari biennali, in modo da controllare come il manager sta lavorando e nel caso trovarne uno più competente una volta terminato l’accordo;
d)  Guardate i curriculum dei professionisti (o presunti tali) con i quali avete a che fare. Setacciate i profili social (Linkedin fra tutti), googlizzate nomi e trovate tutte le informazioni su quello che può diventare il Vostro manager, anche a costo di contattare ognuna delle band che rappresenta o ha rappresentato. La prudenza non è mai troppa..
e)   Tenete dei meeting settimanali, bisettimanali o mensili nei quali fare il punto della situazione e monitorare i singoli avvenimenti. Non c’è nulla di più efficace che stare con il fiato sul collo alle persone che lavorano per Te. I grandi Artisti adorano essere amati, ma nessuno dice di quanto a volte siano odiati dalle persone che lavorano per loro….

Stay tuned (and keep on rockin’..)

Marco



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