Una delle figure mitiche
dell’universo musicale è certamente quella dell’agente, manager per dirla all'anglosassone (aperta parentesi, se volete fare gli esterofili ricordateVi
che l'attività del manager si pronuncia mànagement e non manàgement - per la serie, se volete fare scena
con l’utilizzo di termini stranieri, almeno fatela bene..-).
Non avete idea di quanti Artisti
sbagliando la scelta del proprio manager hanno compromesso le loro finanze e la
loro carriera stessa, magari convinti che le regole, anziché impararle prima,
si dovevano testare sul campo. Chi mi conosce sa quanta rilevanza presti ogni
giorno nell’insegnare l’importanza dell’aspetto esperienziale per la crescita dell'Artista, ma per quanto possiate essere intelligenti ed imparare dai
Vostri errori, alcune cose vanno messe in chiaro da subito, e la scelta
dell’agente è una di queste. Per dirla in maniera cinica: se volete lavorare
nel music business è bene che diate un occhio preliminare a chi gestisce i
vostri interessi, altrimenti svaniranno come neve al sole tutti i Vostri sogni
di gloria….
Posto che il manager è semplicemente un
“rappresentante” dell’Artista, ossia un personaggio che ha il ruolo di curare
gli interessi del proprio assistito nei rapporti con case discografiche,
promoter, uffici stampa e soggetti terzi di qualsivoglia natura, è bene
evidenziare che i suoi caratteri e le sue funzioni non sono ben definiti,
essendo di fatto totalmente rimessi alla volontà delle parti ed alla
contingenza degli eventi. A volte funge da assistente personale, a volte è un
Avvocato che tesse le trame in chiave legal & business, a volte lavora come
promoter, a volte come gelataio, ma solo nei weekend. E ancora, a volte fa
parte della casa discografica stessa, a volte passa il tempo a discutere con
questa, a volte ha l’età degli Artisti, a volte trent’anni di più, a volte è un
amico del cantante che ha voglia di cambiare vita e crede in un determinato
progetto, a volte è addirittura parente di un membro del gruppo (padre e madre sono i casi
più comuni). Come vedete, non esistono regole definite: semplicemente le parti
decidono ciò che va bene per loro, molte volte senza sapere a cosa vanno
incontro.
La scelta
del manager è la prima da eseguire nello
sviluppo o nel potenziamento di una determinata carriera artistica (anzi,
diciamolo a voce alta, LA PRIMA), quindi prima di pensare a dischi, tour,
concerti e groupies (eeeeeeeeeeehh…), siete caldamente esortati non solo a
sceglierVi un agente con il quale instaurare il rapporto di lavoro, ma anche a
sceglierlo bene; come tra l'altro forse avrete compreso, la scelta è
estremamente difficile ed i rischi di incorrere in errore sono tanti, quindi è
necessario che Voi sappiate sin da subito quali sono i Vostri obbiettivi
artistici e se ci sono persone di assoluta competenza delle quali potete veramente
fidarVi intorno a Voi.
Fatto
presente che già nel prossimo post pubblicherò qualche suggerimento che (si
spera) Vi aiuterà ad evitare cocenti delusioni, Vi ricordo che, a richiesta,
posso offrire consulenza legale e contrattuale tramite il mio Studio per
analizzare nel dettaglio questioni individuali qualora preferiate fare due
chiacchiere a voce o semplicemente farVi assistere da un professionista del
settore: nel caso basta mandare una mail alla casella di posta dello Studio (info@studioimperiale.com) e potremo fissare un colloquio dal vivo o via Skype.
Appuntamento
pertanto alla prossima pubblicazione, nella quale non solo mi occuperò
brevemente di suggerimenti sulla scelta del management, ma toccherò anche
l’argomento delle percentuali e del vile denaro.. In fondo è pur sempre business;)
Stay tuned (and keep on rockin’)
Marco
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