venerdì 12 luglio 2013

Il Manager. Parte prima




Una delle figure mitiche dell’universo musicale è certamente quella dell’agente, manager per dirla  all'anglosassone (aperta parentesi, se volete fare gli esterofili ricordateVi che l'attività del manager si pronuncia mànagement e non manàgement - per la serie, se volete fare scena con l’utilizzo di termini stranieri, almeno fatela bene..-). 

Non avete idea di quanti Artisti sbagliando la scelta del proprio manager hanno compromesso le loro finanze e la loro carriera stessa, magari convinti che le regole, anziché impararle prima, si dovevano testare sul campo. Chi mi conosce sa quanta rilevanza presti ogni giorno nell’insegnare l’importanza dell’aspetto esperienziale per la crescita dell'Artista, ma per quanto possiate essere intelligenti ed imparare dai Vostri errori, alcune cose vanno messe in chiaro da subito, e la scelta dell’agente è una di queste. Per dirla in maniera cinica: se volete lavorare nel music business è bene che diate un occhio preliminare a chi gestisce i vostri interessi, altrimenti svaniranno come neve al sole tutti i Vostri sogni di gloria….

Posto che il manager è semplicemente un “rappresentante” dell’Artista, ossia un personaggio che ha il ruolo di curare gli interessi del proprio assistito nei rapporti con case discografiche, promoter, uffici stampa e soggetti terzi di qualsivoglia natura, è bene evidenziare che i suoi caratteri e le sue funzioni non sono ben definiti, essendo di fatto totalmente rimessi alla volontà delle parti ed alla contingenza degli eventi. A volte funge da assistente personale, a volte è un Avvocato che tesse le trame in chiave legal & business, a volte lavora come promoter, a volte come gelataio, ma solo nei weekend. E ancora, a volte fa parte della casa discografica stessa, a volte passa il tempo a discutere con questa, a volte ha l’età degli Artisti, a volte trent’anni di più, a volte è un amico del cantante che ha voglia di cambiare vita e crede in un determinato progetto, a volte è addirittura parente di un membro del gruppo (padre e madre sono i casi più comuni). Come vedete, non esistono regole definite: semplicemente le parti decidono ciò che va bene per loro, molte volte senza sapere a cosa vanno incontro.

La scelta del manager è la prima da eseguire  nello sviluppo o nel potenziamento di una determinata carriera artistica (anzi, diciamolo a voce alta, LA PRIMA), quindi prima di pensare a dischi, tour, concerti e groupies (eeeeeeeeeeehh…), siete caldamente esortati non solo a sceglierVi un agente con il quale instaurare il rapporto di lavoro, ma anche a sceglierlo bene; come tra l'altro forse avrete compreso, la scelta è estremamente difficile ed i rischi di incorrere in errore sono tanti, quindi è necessario che Voi sappiate sin da subito quali sono i Vostri obbiettivi artistici e se ci sono persone di assoluta competenza delle quali potete veramente fidarVi intorno a Voi. 

Fatto presente che già nel prossimo post pubblicherò qualche suggerimento che (si spera) Vi aiuterà ad evitare cocenti delusioni, Vi ricordo che, a richiesta, posso offrire consulenza legale e contrattuale tramite il mio Studio per analizzare nel dettaglio questioni individuali qualora preferiate fare due chiacchiere a voce o semplicemente farVi assistere da un professionista del settore: nel caso basta mandare una mail alla casella di posta dello Studio (info@studioimperiale.com) e potremo fissare un colloquio dal vivo o via Skype.

Appuntamento pertanto alla prossima pubblicazione, nella quale non solo mi occuperò brevemente di suggerimenti sulla scelta del management, ma toccherò anche l’argomento delle percentuali e del vile denaro.. In fondo è pur sempre business;)

Stay tuned (and keep on rockin’)

Marco