Tendenzialmente
parlare di tabelle, mercato, contratti e programmi di lavoro con i musicisti
non è semplice come sembra, anche perché buona parte di questi, soprattutto
coloro che non lo fanno di mestiere, trova poco artistico ed il più delle volte
svilente avere a che fare con numeri, conti e costi da sostenere.
La
realtà dei fatti, tuttavia, è un’altra. La redazione di un business plan, ossia
la preparazione di un piano di lavoro avente ad oggetto investimenti,
fattibilità economica, analisi del mercato di riferimento e sviluppo temporale
del Vostro progetto artistico, è estremamente utile ed efficace, e ciò non solo
perché Vi consente di trarre i migliori profitti dalla Vostra attività, consentendoVi
di aumentare gli introiti e di limitare le perdite, ma anche perché cambia
definitivamente il Vostro approccio nei confronti del pubblico, degli operatori
del settore, di Voi stessi e, soprattutto, della Vostra Arte. Ciò premesso, se
in questo momento state scuotendo la testa, pensando che difficilmente le
valutazioni di mercato possano influire sulle vostre canzoni, cominciate a riflettere sul fatto che il business plan non è l’obbiettivo, ma uno strumento per permetterVi
di realizzare i risultati desiderati; potreste facilmente cambiare idea..
Nella
prima stesura di questo post avevo scelto di inserire le caratteristiche base
di un business plan artistico, conscio del fatto che buona parte di Voi difficilmente si sia cimentato nella sua
redazione, successivamente ho preferito agire in maniera differente, scindendo
il contenuto del post in due parti ed incentrando la prima sui motivi per i quali sviluppare il progetto e la seconda sui contenuti. La ragione è semplice: solo se
riuscirò a convincerVi della necessità del business plan sarete maggiormente attenti al suo
utilizzo, altrimenti lo considereTe una facoltà e difficilmente Vi metterete
con la Vostra band e con l’eventuale
management a dialogare davanti a un tavolino…
Proviamo
quindi a dare risposta alla domanda di cui sopra. Per quali ragioni dovrei
redigere un business plan?
Per
diversi motivi:
a)
Perché Vi rende coscienti dei Vostri obbiettivi e di quelli delle persone intorno a Voi.
Probabilmente
lo sapete già Voi stessi, ma ripeterlo ancora una volta male non fa: una cosa è
passare decine di ore in discussioni sterili con membri della band, agenti ed
uffici stampa, una cosa è prendere in mano
carta e penna (well, ora forse i laptop..) e organizzare insieme un progetto, programmando gli obbiettivi da perseguire e sviluppando una visione comune. Credetemi, e Ve lo dico per
esperienza, non avete idea di quanta sia la differenza.
b)
Perché Vi insegna a non perdere tempo e ad ottimizzare
il Vostro lavoro.
I business
plan Vi aiutano a razionalizzare i vostri impegni: solo calendarizzando le Vostre
attività e fronteggiando puntuali scadenze Vi renderete conto di quanto tempo
spendete per ragioni inutili (well, a essere puntigliosi, in questo caso più
che di business planning si dovrebbe parlare di time planning. Vero è che
quando cominciate ad avere un approccio maggiormente commerciale e
professionale al mondo dello showbusiness, la differenza tra time planning,
business planning e marketing planning è minore di quanto si possa pensare…);
c) Perché
vi permette di trarre profitto dalla Vostra attività professionale.
Una
carriera di successo non può prescindere da un’attenta analisi delle entrate e dei
costi da sostenere. La storia dello showbusiness è ricca di aneddoti su musicisti che hanno rovinato grandiosi
carriere proprio per questa ragione, investendo in tour e dischi senza
conoscere a fondo le voci di spesa o fronteggiando problemi
economici e fiscali che ben poco avevano a che fare con le canzoni suonate sui palchi. Lavorando in questa maniera imparerete a correggere i fattori negativi, a potenziare quelli positivi da potenziare, ad affrontare gli inconvenienti e a gestire gli elementi sorpresa. Per il sottoscritto, che ha sempre considerato l'apprendimento dai propri errori come una delle migliori forme di intelligenza, quest'ultimo dato ha un'importanza fondamentale;
d)
Perché Vi aiuta a comprendere il Pubblico e i Vostri
concorrenti.
Che Vi
piaccia o meno, la gente ha poco tempo da dedicare all’Arte, e le statistiche
indicano che la maggior parte dei potenziali ascoltatori difficilmente sceglie
di orientarsi alla conoscenza di nuovo materiale, come ad esempio il Vostro, preferendo
ascoltare brani già noti oppure brani nuovi di Artisti conosciuti. Orbene,
se cominciate a a ragionare su ciò che la gente ascolta, su come incentivare nuovo
potenziale pubblico e su come differenziarVi da ciò che fanno gli altri, la Vostra Arte non potrà che renderVi grazie.....;
e) Perché
lo fanno tutti i grandi Artisti.
Non c’è Gruppo
o Artista di livello che non pensi a programmare in maniera maniacale ogni
singolo evento promozionale, singolo o concerto; al massimo è possibile che
qualcuno lo faccia per loro, e lasci quindi ai musicisti solo l’ultima parola.
Non crediate però che operare in prima persona e delegare a terzi porti allo
stesso risultato: se da una parte affidare ad altri determinati incombenti vuol
dire avere meno problemi a cui pensare, bisogna anche essere consci del fatto
che, per quanto possa essere potente la Vostra opera comunicativa e di
convincimento, gli altri non faranno mai le cose come le volete Voi. Anche in questo caso, Vi parlo per esperienza..;
f) La più
importante, forse la più cinica ma decisamente quella che Vi servirà di più: Perché
imparate a contestualizzare la realtà e ad uscire dal mondo dei sogni.
Volete
suonare a San Siro? Nulla Vi vieta di pensare che potete farcela, ma mettere il
Vostro progetto su carta gli darà consistenza, magari rendendovi edotti del
fatto che a San Siro sarà difficile suonare con investimenti minimali e senza
un’adeguata copertura mediatica. Se poi il Vostro valore di mercato non
migliora e continuate ad avere a che fare con locali vuoti, visualizzazioni
minimali su Youtube e incassi che rasentano lo zero, è giusto anche che
riflettiate sul Vostro potenziale, o se non altro sulla strategia che perseguite: ricordate che il mercato non è sempre un nemico; a volte può essere anche
un ottimo indicatore della strada che state percorrendo.
Perdonatemi,
non voglio essere brusco, anch’io adoro le storie miracolose, quelle che Ti
fanno ancora credere alla realizzazione dei sogni nel cassetto e agli Artisti
sconosciuti che da un giorno all'altro cominciano a riempire le arene, semplicemente vorrei che foste
sinceri e onesti con Voi stessi. Se lo sarete, sarete coerenti anche con il
pubblico che avrete di fronte e con le persone che lavorano insieme a Voi.
Sperando
di averVi convinto sull'importanza della redazione di un progetto artistico, Vi invito a leggere il prossimo
post, che pubblicherò auspicabilmente a Marzo 2014, nel quale mi
occuperò (in maniera molto generica, non abbiate paura..) dei suoi contenuti, al
contempo dando risposta ad alcune domande che mi sono state rivolte durante i
seminari effettuati in questi anni.
Colgo
l’occasione per fare a Tutti i migliori Auguri di Buon Natale e Felice Anno
Nuovo. Suonate (tanto), studiate (ancora di più), e possibilmente concedeteVi un po’ di
riposo per ricaricare le batterie ed affrontare il prossimo anno con nuove idee
artistiche.. In un momento come questo, il Nostro Paese ne ha un
disperato bisogno..
Ps
Tutto questo Vi sembra eccessivo?
Ottimo.
Vuol dire che state prendendo sul serio la Vostra carriera...
Stay tuned
And keep on’ rockin’…
Marco
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