martedì 3 marzo 2015

È necessario iscriversi alla SIAE per provare la paternità di un'opera?


Annosa questione, sicuramente fra le più ricorrenti, è quella concernente la necessità dell'iscrizione alla SIAE per provare la paternità di un'opera. 

Andando subito al punto della questione, vari sono i metodi per provare la data nella quale è stato composto un brano ed il relativo autore, e il deposito alla SIAE del cd. bollettino (mod. 112) è solo uno dei tanti. Tra l’altro, prima di entrare nei dettagli, vorrei effettuare una premessa: il ruolo principale della SIAE non è infatti, come erroneamente creduto da molti, quello di proteggere i Vostri brani, bensì quello di ripartire royalties agli autori sulla base dell’utilizzo delle opere, il tutto ovviamente oltre alla promozione e alla diffusione del diritto d’autore. Il deposito e la prova di paternità dell’opera non sono pertanto la ragione per la quale un autore dovrebbe associarsi; meglio invece concentrarsi sui proventi derivanti dallo sfruttamento dei singoli brani e sui vantaggi derivanti dall’azione di collecting dell’ente.

Posto pertanto che il deposito di un brano alla SIAE come associato o mandante può certamente determinare, fino a prova contraria, la data certa nella quale è stata composta (o meglio, consegnata all’ufficio di riferimento) un’opera ed il relativo autore, esistono comunque vari mezzi alternativi per avere una certificazione "esterna" della paternità dell'opera, come i seguenti:
a)  Potete autoinviarvi il file via PEC allegando il brano (attenzione, evitate di spedire una raccomandata con ricevuta di ritorno, cosa che in molti fanno ma che dal punto di vista giuridico non è la migliore fra le scelte possibili);
b) Potete depositare l’opera presso un notaio (via tutto sommato costosa e anacronistica, ma va messa comunque nel novero delle alternative);
c)  Potete effettuare la marcatura temporale del file (il servizio permette di associare data e ora legalmente valide ad un documento informatico);
d)    Potete depositare il brano presso una collecting society estera (a patto di non avere un rapporto in essere con una collecting society italiana per quel determinato territorio).

Come vedete, le possibilità sono diverse.

Ciò premesso, colgo l’occasione per sottolineare un punto: posto che da Gennaio 2015 l’iscrizione in SIAE per gli under 30 è gratuita, e che in ogni caso, infra o ultratrentenni, è possibile -  nell’ipotesi si voglia solo sfruttare i servizi di deposito opere e di collecting – conferire unicamente mandato all’ente (possibilità meno costosa) senza associarsi, siete veramente convinti che convenga optare per un’alternativa?

A presto, and keep on rockin’..

Marco 

Questo articolo è stato pubblicato anche nel blog Quadriproject.com all’interno della rubrica “L’Avvocato Risponde”

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