Una
delle domande più frequenti, fra le tante che ricevo è quella concernente la
convenienza dell’iscrizione alla SIAE.
Prima
di entrare nel vivo del discorso, tuttavia, preferisco fare una premessa. La
mia opinione non è del tutto imparziale: sono orgogliosamente iscritto alla
SIAE come autore dal 2007, e considero tutt’ora la strada associativa con
questo ente la migliore per la diffusione del diritto d’autore e per la
garanzia di un sostentamento a coloro che creano cultura. Ciò che più mi preme,
infatti, è che gli autori vedano riconosciuto il loro ruolo nella società e,
cosa ancor più importante, che conoscano loro stessi il loro potenziale. Se gli
autori e gli artisti non si fossero comportati negli ultimi anni al limite
dell’autolesionismo, le cose oggi sarebbero molto differenti..
Ciò
dovutamente premesso, credo che la cosa migliore sia analizzare in maniera
oggettiva vantaggi e svantaggi dell’iscrizione, di modo che possiate Voi stessi
possiate effettuare le migliori valutazioni.
VANTAGGI
A) Costo. L’iscrizione alla SIAE è
gratuita per gli infratrentenni, pertanto, nell’ipotesi siate adolescenti o comunque ancora giovani, la
scelta di associarsi diventa certamente la migliore possibile dal punto di
vista economico (salvo la scelta politico/filosofica su cui infra). Per quanto invece riguarda gli
ultratrentenni, è necessario fare una distinzione (la si dovrebbe fare anche
per gli infratrentenni ma non voglio andare troppo nello specifico) a seconda
che si scelga la strada del mandato (che non permette di partecipare alla vita
associativa dell’ente) o la strada associativa vera e propria.
Giova
sottolineare che, con il sistema di voto attuale, fortemente parametrato alle
entrate derivanti dal diritto d’autore, a meno che Voi non siate potenziali
percettori di grandi guadagni (e Ve lo auguro) o semplici idealisti come il
sottoscritto, il mandato rappresenta una scelta assolutamente conveniente, e di
certo non lesiva delle Vostre entrate.
B) Tempistiche. Nell’ipotesi scegliate di
associarvi ad una società di collecting
straniera (fra i miei conoscenti la più quotata è la PRS, ma di certo non è
l’unica possibilità), e al contempo vogliate mantenere la Vostra residenza in
Italia, i tempi di pagamento potrebbero allungarsi non poco, fino a diventare
di svariati mesi.
C) Filosofia alla base dell’ente. Se reputate
la remunerazione economica degli utilizzi dell’opera la strada migliore per il
sostentamento dei giovani autori, al momento la SIAE è l’unica società che
garantisca un trattamento di tale tipo. Per quanto poi concerne Soundreef, la
cui natura, da un punto di vista giuridico, nonostante una sentenza a favore da
parte del tribunale di Milano dell’Ottobre scorso, non è ancora del tutto
chiara (o meglio, è assolutamente chiara ma non sono chiari gli sviluppi che vi
potranno essere nei prossimi anni), Vi invito accuratamente a riflettere su
determinati elementi: aggio, modalità di ripartizione, diritti oggetto
dell’opera di collecting. Starà poi a
Voi trarre le opportune conclusioni.
SVANTAGGI
A) Costo. Non nego che associarsi alla
SIAE, nell’ipotesi siate ultratrentenni, possa rivelarsi un costo notevole,
soprattutto in questo momento di crisi, e non nego che altre realtà, come le
società di collecting straniere,
possano offrire soluzioni più convenienti. Non dimenticate tuttavia che avere
un’unica società di riferimento per tutto il mondo, che garantisca tempistiche sicure di pagamento e la possibilità di avere un punto di appoggio
costante in caso di dubbi, ha un valore – anche economico – non indifferente.
B) Ripartizioni. Purtroppo il sistema
delle ripartizioni attuale è ben lontano dalla giustizia e dall’equità, e gli
svantaggi per i piccoli autori sono sotto gli occhi di tutti. Vero è che a)
nell’ipotesi riusciste ad avere un notevole margine di successo, la situazione
potrebbe cambiare notevolmente (a Vostro vantaggio) b) In altri sistemi, come
quello anglosassone, l’attenzione all’analitico è ancora minore di quella
Italiana…
C) Aspetti politico/filosofici. Qualora
consideriate il diritto d’autore come una strada iniqua, potrete sempre
scegliere la strada dei commons, assolutamente lecita da un punto di vista
giuridico. Ricordate che comunque tale opzione presenta un’incompatibilità con
la SIAE, e ciò perpetuamente, ragion per cui, se Voi scriveste la nuova
“Albachiara” e la registraste in regime di commons, non potreste
successivamente sfruttare i diritti di utilizzazione economica di quell’opera.
Il tutto, ovviamente, non vieterebbe una monetizzazione tramite
sincronizzazioni o merchandising, ma stiamo parlando di attività al di fuori
del diritto d’autore…
A presto, and
keep on rockin’..
Marco
Questo articolo è stato pubblicato anche nel blog Quadriproject.com all’interno della rubrica “L’Avvocato Risponde”
Questo articolo è stato pubblicato anche nel blog Quadriproject.com all’interno della rubrica “L’Avvocato Risponde”